TEANINA

La teanina è un’aminoacido molto raro in natura e insieme alla catechina e alla caffeina è uno dei costituenti del tè verde (Camelia sinensis) in particolare del tè matcha.

In particolare è un aminoacido non proteinogenico, ciò significa che diversamente da glutammina e acido glutammico essa non viene incorporata all’interno di catene polipeptidiche (proteine). Allo stesso tempo, la struttura chimica della teanina presenta analogie anche con le strutture dell’acido gamma-aminobutirrico (o GABA) e dell’ acido glutammico, due importantissimi neurotrasmettitori del nostro sistema nervoso.

Ne esistono due forme chiraliche dove il tipo -L è di forte interesse farmacologico rispetto alla forma -D in quanto più biodisponibile ed efficace.

Alla teanina vengono attribuite numerose proprietà che sono state oggetto di altrettanti numerosi studi al fine di valutarne la reale utilità ed efficacia. Tuttavia, nonostante alcuni risultati siano apparsi incoraggianti, l’efficacia derivante dall’assunzione di questa sostanza in diversi ambiti rimane oggetto di discussione. Rimangono comunque ben visibili i suoi principali effetti biologici che si dividono in:

  • azione rilassante antistress: incremento delle onde alfa celebrali (8-14Hz) con stato di calma recettiva, stabilizzando l’attività glutamatergica agendo come antagonista del glutammato riesce a inibire l’eccitazione dei neuroni corticali;
  • azione nootropa: influisce positivamente sulle performances mentali con miglioramento della memoria e dell’attenzione. Inoltre consente un miglior afflusso di amminoacidi, come il triptofano e la tirosina, al cervello, precursori dei neurotrasmettitori addetti al controllo motorio, dell’attenzione e della capacità di apprendimento;
  • miglioramento della qualità del sonno;
  • Proprietà coadiuvanti la chemioterapia antitumorale;
  • Proprietà ipotensive, osservate solo su modelli sperimentali;
  • Proprietà neuroprotettive;
  • Proprietà immunomodulanti.

Nello specifico delle sue proprietà è possibile notare come l’attività modulatoria nei confronti dei recettori per l’acido glutammico, giustificherebbe in parte l’azione antipertensiva centrale della teanina. Questa attività potrebbe, quindi, ridurre i danni sia cerebrali che cardiaci correlati all’ipertensione.

Entrando in ambito chemioterapico e considerando ricerche condotte per lo più in vitro, la teanina potrebbe potenziare l’effetto di diversi farmaci antitumorali, come ad esempio la doxorubicina. Tale sinergia pertanto determinerebbe:

  • Un’azione antitumorale più efficace;
  • Un maggior successo della terapia farmacologica, in particolare, in tumori come il sarcoma ovarico e le metastasi epatiche;
  • Una riduzione dei potenziali effetti collaterali della chemioterapia;
  • Un miglioramento della qualità di vita del paziente.

Tuttavia, prima di un’eventuale applicazione terapeutica di questo tipo, ulteriori studi sono necessari.

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